Su l’origine dell’espressione Salentina: “…s’ha mangiatu Roma, Toma e tutta la Basilicata!”
Nel leccese è un detto comune la frase dialettale “…saje manciatu Roma, toma e tutta ‘a Basilicata” riferita a persona molto golosa e, in senso figurato, che arraffa tutto quello che gli capita e/o dilapida un patrimonio per ottenerlo.
Ma da dove deriva questo modo dire? Ebbene, sulle sue origini ci sono due scuole di pensiero, una colta e raffinata ed una molto più popolare e probabilmente trattasi di quella più veritiera.
Secondo il pensiero aulico il detto sembra derivi dall’analogo Italiano “prendere Roma per toma” (nel senso di fraintendere) che a sua volta derivererebbe dalla massima latina “promittere Romam et omnia“, cioè “promettere Roma e il resto del mondo”, che significava fare promesse impossibili da mantenere. Nel corso del tempo, l’uso avrebbe distorto la pronuncia di “et omnia” in “toma”, come se fosse un’altra città. D’altro canto lo scambio di iniziali tra “Roma” e “toma” (e ancor di più nella variante “stroma”) rafforza il significato di travisamento dato alla locuzione.
Molto più probabilmente, invece, il detto ha origine medievale e si riferisce alle proprietà e feudi della nobile famiglia Toma(celli), baroni casaranesi ricchissimi con moltissime proprietà anche in Basilicata e dal fatto che la casata ha prodotto un Papa, Bonifacio IX che fu un pontefice particolarmente attento al denaro e che spese cifre enormi per consolidare il proprio potere e per arricchire ulteriormente la propria famiglia. Pietro Tomacelli (Casarano, 1356 † Roma,1404), figlio di Giacomo, barone di Casaranello (oggi Casarano) in Terra d’Otranto, e di Verdella Caracciolo, sin da piccolo si trasferì a Napoli ove intraprese gli studi di teologia; nel 1381 fu nominato cardinale e nel 1389 fu proclamato Papa col nome di Bonifacio IX. Fece si che Ladislao di Durazzo venisse incoronato Re di Napoli e fece annullare la scomunica inflitta alla madre Margherita. Antonio Sanfelice vescovo di Nardò fece collocare nella chiesa di di S. Maria della Croce di Casarano una targa in ricordo del battesimo di Papa Bonifacio IX.
Quindi mangiarsi: Roma, i Toma ed anche la Basilicata ha preso il senso comune di spendere una cifra mostruosa ed un patrimonio pubblico e privato enorme per scopi personali e, per traslato, per descrivere bagordi, ingordi e gente di pochi scrupoli!
Riferimenti:
- https://it.quora.com/Da-dove-deriva-l-espressione-prendere-Roma-per-toma
- http://www.nobili-napoletani.it/tomacelli.htm
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